Contesto
"Il pensiero critico è un obiettivo didattico ampiamente accettato... e la sua adozione come obiettivo didattico è stata raccomandata sulla base del rispetto dell'autonomia degli studenti e per prepararli al successo nella vita e alla cittadinanza democratica". (Hitchcock, 2018)
Il potenziamento del pensiero critico è infatti parte dei programmi di maggior successo volti a sradicare i pregiudizi cognitivi nei processi di giudizio e decisionali: come abilità generale, il pensiero critico aiuta ad approcciare nuovi argomenti, problemi o situazioni in maniera più razionale e logica.
L'età sembra essere un fattore determinante nel rafforzamento del pensiero critico, motivo per cui a beneficiare maggiormente di tale formazione sono gli studenti giovani. Specialmente nel sistema dell'istruzione e formazione professionale, le materie tecniche sono spesso privilegiate rispetto a studi più umanistici, che hanno un impatto maggiore quando si tratta di evitare euristiche e pregiudizi cognitivi.
Nonostante alcune buone pratiche ed esempi per l'implementazione della formazione al pensiero critico si possano trovare in Europa, la maggior parte di questi appartiene a percorsi di istruzione superiore. I programmi didattici dell'IeFP spesso non contemplano un insegnamento sistematico o integrato del pensiero critico, come contenuto specifico o trasversale. Gli istituti di IeFP sono quindi lasciati soli ad affrontare questi argomenti, a condizione che abbiano i mezzi e le opportunità necessarie. Anche se la valorizzazione di alcune competenze trasversali legate al pensiero critico è incorporata in diverse materie curriculari, queste competenze non sono sufficientemente evidenziate o presentate in forma strutturata.
Alla luce di ciò, il progetto NERDVET è stato concepito con l'obiettivo di migliorare lo sviluppo delle capacità di pensiero critico, soprattutto per gli studenti dell'Istruzione e Formazione Professionale, che sembrano essere più inclini a mancare di tali competenze.